Il peso della valigia

Il peso della valigia

Luciano Ligabue

Hai fatto tutta quella strada,
per arrivare fin qui,
e ti è toccato partire bambina,
con una piccola valigia di cartone,
che hai cominciato
a riempire.
Due fogli di quella radura che non c’era già più,
rossetti finti ed un astuccio di gemme,
e la valigia ha cominciato a pesare,
e dovevi ancora partire.
E gli occhi han preso il colore del cielo,
a furia di guardarlo.. e con quegli occhi,
ciò che vedevi, nessuno può saperlo.
E sole e pioggia, e neve e tempesta..
sulla valigia e nella tua testa,

E gambe per andare e bocca per baciare.
Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui,
e ad ogni sosta c’era sempre qualcuno,
e quasi sempre tu hai provato a parlare,
ma non sentiva nessuno.

E ti sei data, ti sei presa qualche cosa, chissà..
ma le parole che ti sono avanzate,
sono finite tutte nella valigia, e li ci sono restate.

E le tue gambe andavano sempre,
solo sempre più adagio, e le tue braccia,
reggevano a stento il peso della valigia.

E sole e pioggia, e neve e tempesta..
sulla valigia e nella tua testa.
E gambe per andare e bocca per baciare.
E sole e pioggia, e neve e tempesta,
sui tuoi capelli, su quello che hai visto..
braccia per tenere, e fianchi per ballare.

Hai fatto tutta quella strada per arriavre fin qui,
ma adesso forse ti puoi riposare.
Un bagno caldo e qualcosa di fresco da bere e da mangiare.
Ti apro io la valigia mentre tu resti li,
e piano piano ti faccio vedere,
c’erano solo quattro farfalle un pò più dure a morire..

La Linea Sottile

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