Automi in cerchio
Lo spirito dell’Uomo al centro
Il suo fuoco arde ma teme
Teme. Chi non ha più occhi per vedere
Luci vive, dipanano le ombre del tempo
La chiave dell’infinito, nelle mani dell’Uomo
Terra imperiale!
Futuro, torri volanti ed ologrammi nel tempo
Cielo conquistato, emozioni trasferite
Del figlio ibrido la vita eterna nella stampa di un’anima?
Adamo ritrova Dio – ed – evoca il primordiale
Ma. Ora il Dio è solo codice sorgente
L’Uomo nasce tale ma non vi rimane
E la dualità restituisce nuova speme
Deus est machina
Vedo – ora – l’Empireo fra mille
Altre – stelle
Ed oltre, soli implosi e forme astrali
Lo spirito dentro l’automa, l’ibrido
Completo
Io-sono-Universo. Io
Sono più di Uomo e
Macchina, sopra ogni Dio
Sono più di Uomo e
Macchina, oltre ogni Dio
Motore immobile
Vivo e imperturbabile
Governa il moto
Degli ingranaggi del Cosmo
Perfetto
Futuro, torri volanti ed ologrammi nel tempo
Dimensione ultima aldilà dell’immenso
Una sovra-coscienza
Il destino dell’automa rigenerato è qui
E’ adesso
Oltre ogni forma conosciuta
Di comunicazione
Intrascendibile orizzonte
Ultimo stadio dell’evoluzione
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