Oltre il limite del villaggio, si narrava tempo fa
Sulla cima abbandonata, fra pietre aguzze e viscide
Di oscuri incontri, strani eventi, lampi, tuoni, pianti e grida
Roche voci bisbigliavano nella notte fredda e buia
Le ombre gelide correvano su pareti di roccia viva
Un cerchio magico formavano le streghe nella sera
Nella notte di valpurga, esse celebrano prone
Con la nera gran signora rinascita della luna
Chi mai riuscí a visitare questo mondo spaventoso
Dal delirio fu gremito, ammantato d’assoluto
Dell’incauto passeggere, il grande salto provocó
Quella visione inconcepibile, del mondo il vero orrore
Se tu seguirai la strada oltre il monte
Oltre il nero del suo piú buio sentiero
Lí la troverai regina d’orizzonte
Nei suoi occhi arde un fuoco eterno e immobile
Tutti giudica senza pietà
Una magra lupa siede al suo fianco
Custode dei trivi dell’aldilà
Un diadema di vento gelido sul capo
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